Ovviamente, la lista dei pro batte quella dei contro. Questo vale per me e per tutt* quell* che attualmente si trovano qui, poco importa quello che ti dicono i terroristi dei gruppi Facebook.
Tutto ciò premesso, sono cosciente che per alcune persone questi lati negativi potrebbero essere insormontabili, da qui l’importanza di verbalizzarli.
LA SANITÀ
Inutile girarci intorno: la sanità sta al primo posto dei peggior difetti del Québec.
Il sistema sanitario è una vera e propria pain in the ass, ancora più insopportabile del freddo. Sì, perché per il freddo esistono rimedi rapidi ed efficaci, per la lentezza del sistema sanitario invece no.
Già ti vedo che pensi “Anche in Italia la sanità è orribile!”. Aspetta: qui avere un medico di famiglia non è scontato. Circa il 70% degli abitanti ne ha uno, gli altri, si attaccano. Magari ne parlerò in maniera approfondita in un altra pubblicazione, perché già così mi sale l’amarezza.
C’è da dire che è gratuita per i cittadini, i residenti permanenti e per i detentori di alcune categorie di permessi di lavoro e di studio.
Se conti di fare un’esperienza temporanea e non hai particolari problemi di salute, stipuli un’assicurazione sanitaria e non dovrai veramente scontrarti con l’inefficienza del sistema.
Se invece hai una condizione medica che richiede cure importanti e conti di stabilirti in Québec in maniera permanente, valuta bene la tua decisione e non dire che non te lo avevo detto.
I RAPPORTI SOCIALI
Creare dei rapporti di amicizia qui non è per niente facile.
Dopo aver traslocato varie volte anche in Italia, posso dire con certezza che fare amicizia da adulti è difficile ovunque e mantenere i rapporti di amicizia già esistenti è pure peggio.
Qui, però, si aggiunge anche il fattore culturale. La riservatezza della gente, la differenza del modo di vivere i rapporti sociali e la rapidità con la quale le vite si evolvono sono, secondo me, alcune tra le cause della difficoltà a costruire legami in Québec.
Non fraintendermi, non dico che sia impossibile, al contrario! Voglio solo prepararti, in caso tu stia ancora pianificando la tua partenza, o rassicurarti, in caso tu sia già qui e fatichi a farti degli amici.
I TITOLI DI STUDIO
I diplomi ottenuti in Italia non sono riconosciuti in Québec (e nemmeno in Canada). Il riconoscimento dei titoli è qualcosa che non puoi ottenere sei residente temporaneo. Se la tua professione è regolamentata da un ordine, potrai esercitarla solo se rifai gli studi qui, altrimenti devi aspettare di diventare residente permanente. L’opzione per te in questo caso è valutare come ottenere la residenza permanente dall’estero (leggi come diventare residenti permanenti in Québec).
Altrimenti, puoi fare come molti e lavorare per qualche anno in un altro settore.
GLI APPARTAMENTI
In generale, il capitolo “appartamenti in affitto” ha un bilancio negativo senza possibilità di appello.
Gli edifici non sono costruiti in cemento, ma in legno, il che dona loro un certo fascino e un buon isolamento termico, ma, l’isolamento acustico è un disastro nel 90% dei casi.
Gli appartamenti in affitto, in genere, sono considerati come delle fonti di profitto da parte dei proprietari, una specie di sistemazione temporanea per studenti o giovani; quasi mai sono visti come luoghi da abitare a lungo termine. Questa è sicuramente una delle ragioni per le quali la gente trasloca spesso. In Québec esiste una giornata dedicata a questo, le jour du déménagement, la giornata del trasloco.
Per rendere accogliente un alloggio ci vuole un po’ di ingegno e una buona dose di pazienza.
IL FUSO ORARIO
Il fuso orario ti accompagnerà sempre. Non parlo di quelle sei ore di differenza con l’Italia, che dimentichi con un paio di giorni di sonno.
Parlo di quelle due o tre ore di anticipo con le quali vive il Québec (e sicuramente anche altri paesi del nord).
Te ne accorgerai quando gli operai inizieranno a usare il martello pneumatico sotto la tua finestra alle 7:00 del mattino. Oppure, quando proverai a cercare un negozio aperto dopo le 17:00 o un ristorante aperto dopo le 22:00.
Scommetto che sei rimast* sconvolt*, soprattutto se non sei mai stat* in Québec. In tal caso: prego, non c’è di che!
Se invece vivi già qui, mi piacerebbe sapere con quanti di questi elementi ti sei già scontrat* e perché hai deciso di restare ugualmente.
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