Vegana non praticante

Afro-italiana in Québec

Lavoro in Québec, 10 cose da sapere

Una volta compiuto il primo importante passo, cioè ottenere il permesso di lavoro, inizia la parte più facile: trovare un impiego. Il mercato del lavoro in Québec è molto diverso da quello italiano, forse ti farà comodo sapere queste cose...

Mar 7, 2022

Ricorda che con un permesso di lavoro aperto puoi cambiare occupazione quando vuoi, mentre con un permesso di lavoro chiuso dovrai ottenere le autorizzazioni necessarie prima di poter iniziare una nuova esperienza di lavoro.

  1. TASSO DI DISOCCUPAZIONE E POSTI VACANTI

Il tasso di disoccupazione in Québec è intorno al 4,5% nel momento in cui scrivo, ma da queste parti, accanto alla disoccupazione, c’è anche il tasso dei posti vacanti, quest’ultimo è superiore al primo, dunque la disoccupazione non va intesa come semplice assenza di opportunità di lavoro, ma anche come condizione che si crea per la presenza di diversi elementi.

Il ricambio di personale nel mondo del lavoro è altissimo, l’elevata organizzazione delle mansioni aiuta molto in questo senso.

  1. TROVARE LAVORO IN POCHI GIORNI

Con una ricerca nemmeno troppo attiva puoi trovare lavoro in pochi giorni, chiaramente parlo del lavoro non particolarmente qualificato (operaio, impiegato, commesso, cameriere…).

Per quel che riguarda professioni più specializzate come insegnante, medico, ingegnere, immagino che ci voglia più di qualche giorno. Anzi, a dirla tutta, la crisi di mancanza di personale degli ultimi mesi, per non dire anni, ha dimostrato che i posti vacanti sono in tutti i settori, tant’è vero che le esistono campagne di reclutamento patrocinate del governo e attive in vari settori.

Tutto questo mi porta a pensare che anche per le professioni più specializzate non sia poi così difficile trovare un impiego, piuttosto la difficoltà starà nel conciliare le proprie aspettative per quel che riguarda la location, l’orario, le condizioni economiche ecc.

Ma torniamo a parlare di posti che richiedono poche qualifiche, la loro abbondanza è tale per cui ti puoi permettere di affinare le ricerche in base alle tue esigenze. Che significa? Significa che in Italia avevo la macchina e questo era fondamentale per trovare lavoro; in Québec non ho la macchina e non ho intenzione di comprarla, ma ciò non mi penalizza perché so che posso trovare un lavoro adeguato alle mie esigenze a non più di 15 minuti da casa.

  1. DOVE SI TROVA LAVORO

Spesso capita di vedere dei cartelli fissi posti accanto alle insegne delle realtà più grandi come fabbriche, centri di distribuzione, catene di ristorazione rapida, ma anche nelle vetrine dei negozi, nei caffè e nei ristoranti. Le offerte di lavoro arrivano attraverso ogni mezzo possibile: banner pubblicitari sugli autobus o sui camion, cartoline nella cassetta delle lettere, cartoncini nelle scatole degli ordini online, in fondo alle news letters, sugli scontrini, addirittura nelle pubblicità delle storie di Instagram e Youtube, su Facebook…

I siti di ricerca lavoro sono effettivamente funzionanti. Scegliere pochi portali dove lasciare il proprio curriculum è la prima strategia da adottare, capita, non di rado, di essere contattati da aziende senza aver inviato la propria candidatura.

Vengono organizzati anche fiere del lavoro, i classici luoghi di incontro tra le imprese e i potenziali candidati; nei quartieri più vivi ci sono delle giornate porte aperte volte ad assumere personale.

  1. ESIGENZE LINGUISTICHE ED ESPERIENZA

La prima domanda che ti sei posto è stata sicuramente questa “Ma come faccio a lavorare se non parlo francese?”, ebbene, sappi che è assolutamente possibile.

La città di Québec è veramente bilingue quindi un po’ di inglese aiuta sempre, ma anche se sei una schiappa con le lingue, lavorare non sarà un problema: qui la meritocrazia paga. Basta dimostrare la buona volontà, la voglia di imparare (sia il lavoro, che la lingua) e le opportunità non mancheranno.

Spesso negli annunci viene specificato il livello di francese richiesto ed esso può anche essere pari a zero, questo fa capire quanto questa società sia abituata a lavorare con persone non francofone.

  1. TRASPARENZA E PARITÀ DEI SESSI

Un dettaglio che menziono sempre con piacere è che le offerte di lavoro devono essere trasparenti e mai, in nessun caso, è consentito discriminare una categoria di persone: è illegale specificare l’età, il sesso o qualsiasi caratteristica fisica o sociale del candidato ricercato.

Specificate l’età è discriminatorio semplicemente perché non esiste un’età minima per poter lavorare, i minori di 14 anni devono avere un’autorizzazione scritta dai genitori, per il resto è consuetudine che i ragazzini in età scolastica lavorino al termine delle lezioni o nel fine settimana. (Aggiornamento di settembre 2023: una nuova legge fissa a 14 anni l’età minima per lavorare e pone dei limiti ai turni di notte e il totale di ore di lavoro durante il periodo scolastico ).

La parità dei sessi è percepibile anche sfogliando gli annunci, ogni lavoro può essere svolto indistintamente da uomini o da donne, i titoli stessi degli annunci sono sempre indirizzati ad entrambi i sessi. È prassi leggere “cercasi électricien/électricienne (elettricista), plombier/plombière (idraulico), soudeur/soudeuse (saldatrice)”, ed è proprio sfogliando le offerte di lavoro che mi sono accorta che, a differenza del francese, nella lingua italiana la maggior parte delle professioni legate al mondo della costruzione non ha nemmeno una corrispondenza femminile.

  1. TIPI DI CONTRATTO

Una cosa molto curiosa è l’inesistenza di un contratto di lavoro scritto, parlo sempre dei lavori poco specializzati.

Gli accordi vengono stipulati oralmente e, soprattutto, vengono rispettati (quando si parla di incentivi, benefits o condizioni particolari immagino, e spero, che il tutto venga messo nero su bianco).

In generale vigono la legalità e la correttezza.

Il lavoro viene considerato a tempo pieno se supera le 30 ore a settimana, a tempo parziale se è inferiore alle 30 ore a settimana. Combinare due lavori part-time può essere un modo interessante per sviluppare più competenze allo stesso tempo.

  1. STIPENDI

Per quel che riguarda lo stipendio esiste un minimo sindacale (15,75$/h da maggio 2024), esso viene rispettato ovunque e, sebbene sia inferiore ad altre province canadesi, non bisogna dimenticare che anche il costo della vita è inferiore.

Lo stipendio viene corrisposto ogni due settimane, se non addirittura ogni settimana, il che permette subito di verificare qualsiasi dubbio possa nascere dall’assenza di un contratto scritto.

  1. FERIE

Le ferie funzionano diversamente.

Per prima cosa ammetto che mi ci è voluto un bel po’ prima di comprenderne il funzionamento, ero convinta non fossero pagate, questo non mi impediva di stare a casa circa un mese e mezzo ogni anno, comunicandolo con ragionevole preavviso.

Quindi addio alle 6 settimane di vacanze e permessi retribuiti dell’Italia, accumulabili in un semplice anno di lavoro; in Québec hai diritto a due settimane di vacanze pagate se hai terminato un anno intero di servizio (calcolato in genere dal 1 maggio al 30 aprile). Se accumuli tre anni di servizio, hai diritto a tre settimane di vacanze pagate.

Sia che lavori a tempo pieno o part-time, il calcolo delle vacanze viene fatto allo stesso modo e corrisponde ad un minimo del 4% del salario lordo, riceverai questa somma in un solo versamento prima delle vacanze.

I giorni festivi invece sono solo 9 e il loro corrispettivo in denaro varia a seconda della durata del rapporto di lavorato; se lavori durante uno di questi giorni festivi lo stipendio orario sarà pari a una volta e mezzo lo stipendio normale.

  1. AVANZAMENTO DI CARRIERA

L’avanzamento di carriera è possibile e può avvenire in tempi sorprendentemente rapidi rispetto a quello a cui siamo abituati in Italia. Entrare in una realtà aziendale occupando il posto più basso, lavorare umilmente e seriamente, accumulare esperienza, questi tre elementi possono portare ad un naturale avanzamento di carriera.

Allo stesso tempo, cambiare posizione all’interno dell’azienda è un viaggio a doppio senso: avanzare è possibile, ma anche retrocedere, e può avvenire di comune accordo.

Se cambi mansione e questo risulta deludente dal punto di vista dell’impegno richiesto o degli orari, oppure se il datore di lavoro ritiene che non sei in grado di svolgere le nuove funzioni, ritornare al posto occupato in precedenza è la cosa più semplice da fare e può avvenire senza conseguenze negative.

  1. CONCLUDERE UN RAPPORTO DI LAVORO

Concludere un rapporto di lavoro a volte può rivelarsi difficile, il senso del dovere, la paure di non trovare un altro impiego: ecco, dimentica tutto questo.

Se la relazione professionale con il tuo datore di lavoro è sempre stata di reciproco rispetto, salutarsi non costituirà un problema, anzi, il saluto può essere un semplice arrivederci. Dimentica tutte quelle pratiche complicate, basta una comunicazione scritta (anche solo per email), con il dovuto preavviso che potrà essere concordato.

Anche per il datore di lavoro è piuttosto semplice licenziare, tuttavia, nel caso questo fosse ritenuto illegittimo, è possibile fare ricorso presso gli organismi preposti.

QUALCHE LINK UTILE

Sono consapevole che alcuni punti descritti qui sopra possono lasciare increduli, io stessa ho impiegato un po’ di tempo prima di abituarmi, ma confermo tutto, per i lavori non specializzati funziona così.

Ed ora eccoti qualche link utile:

  • Indeed sito di ricerca ben organizzato, dove è possibile aggiungere molti filtri per rendere la ricerca più mirata
  • Linkedin Il social professionale più famoso
  • Québec Emploi il sito del governo provinciale dedicato alle offerte di lavoro

A seconda del tuo settore, esistono poi dei siti specializzati, come ad esempio Isarta per chi lavora nella grafica o Hotellerie jobs per chi lavora nella ristorazione. Se vuoi, scrivimi e mi farà piacere passarti qualche link più specifico.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cose che avrei voluto sapere…

Share This